Nota sulla figura: la distribuzione dei continenti allora non era affatto questa.
L’ossigeno libero in atmosfera non è sempre stato presente sulla Terra, ma questa è un’altra storia.
Quando l'ossigeno divenne finalmente disponibile e si affiancò ai cicli biologici di zolfo e carbonio è possibile che abbia dato origine a un cambiamento radicale nel clima terrestre, e probabilmente fu anche responsabile della prima estinzione di massa su questo pianeta.
Le prove in nostro possesso suggeriscono in maniera stringente che circa 200 milioni di anni dopo il Grande Evento Ossidativo in varie parti del mondo si siano formati enormi ghiacciai che durarono più o meno 300 milioni di anni. Si tratta di una delle glaciazioni più lunghe e massicce della storia della Terra. Il ghiaccio era presente non solo sulla terraferma, ma anche lungo gli oceani, forse fino all'Equatore: la Terra insomma, si presentava come una gigantesca «palla di neve». Ma cosa determinò un tale sconvolgimento climatico?
Pur in presenza di ossigeno, diversi altri tipi di microbi usano il metano come fonte di energia e per la crescita cellulare. Il consumo di metano da parte dei microbi rappresenta una delle modalità più semplici e veloci per eliminare il gas. Una volta evoluta questa capacità, dobbiamo supporre anzitutto che l'apparato per l'eliminazione del metano ne abbia drammaticamente ridotto il flusso dagli oceani nell'atmosfera, e in secondo luogo che l'ossigeno nell'atmosfera abbia eliminato, con l'aiuto della luce solare, il metano atmosferico. Parallelamente alla scomparsa di un'importante gas in grado di assorbire il calore infrarosso, il sole, ancora giovane e debole, non forniva calore sufficiente a impedire il congelamento degli oceani . E’ quasi certo che la conseguente formazione di ghiaccio o melma ghiacciata lungo la superficie dell'oceano abbia ridotto l'area per la crescita dei microbi fotosintetici e allo stesso tempo impedito lo scambio di gas tra oceano e atmosfera. La documentazione geologica indica che seguirono lunghi periodi di freddo, durante i quali gli oceani rimasero ambienti inospitali: era nata la «Terra a palla di neve», il primo episodio di perturbazione climatica indotta dai microbi nella storia geologica del pianeta.
Il grafico riporta l’andamento delle temperature medie nel corso della storia della Terra per due modelli: una per un pianeta privo di atmosfera e l’altra con un contenuto analogo all’attuale. Con una fonte di calore ridotta a causa della minore energia proveniente dal Sole la Terra sarebbe rimasta congelata fino ad almeno 1,5 miliardi di anni fa. E invece sappiamo bene che la vita, con la presenza di acqua liquida fondamentale per essa, era presente da almeno 3,5 miliardi di anni (chi dice poco più chi poco meno). E senza un contributo importante di gas serra come sarebbe stato possibile?
E ancora: come mai la glaciazione planetaria de la Terra «a palla di neve» inizia proprio dopo il Grande Evento Ossidativo con un crollo dell’anidride carbonica, dei gas serra in generale, e finisce quando la diffusione degli Archaea inonda l’atmosfera del metano, potentissimo gas serra?
Non appare al signor climascettico che sia proprio la maggiore o minore presenza di gas serra un elemento pressoché fondamentale nella regolazione climatica del sistema Terra? Certamente non da solo, ma sicuramente, al di là di ogni ragionevole dubbio e corroborato dal 97% di consenso scientifico internazionale e multidisciplinare, LA causa del cambiamento climatico in corso: quella di origine antropica.
La storia è maestra di vita si dice. Che lo sia anche la storia della Terra!
Aggiornamento del 12 dicembre 2023. Sempre Aldo Piombino, in un suo interessante post, ci racconta come prima del Criogeniano i batteri fossero gli unici produttori primari degni di nota negli oceani.
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